Lisbona, 25.05.1967 Bobby Murdoch (Celtic) con la palla, inseguito da Armando Picchi (Inter). Copyright: imago/Kicker/Metelmann

Lisbona, 25 maggio 1967: per la prima volta la Coppa dei Campioni viene vinta da una squadra non latina. A interrompere il monopolio latino, avviato dal Real Madrid e proseguito da Benfica, Milan e Inter, sono gli scozzesi del Celtic Glasgow che mettono a segno una delle imprese più sorprendenti e irripetibili della storia del calcio.

Alla vigilia nessuno riconosce qualche chance ai biancoverdi di Glasgow contro l’Inter di Helenio Herrera, ormai alla terza finale nelle ultime quattro edizioni del torneo. Troppo grande il divario che separa campioni intercontinentali come Picchi, Suarez e Facchetti da Ronnie Simpson e compagni, tutti nati in un raggio di una trentina di chilometri dallo stadio di Glasgow. Impensabile oggi, difficile da credere già allora.

La finale di Lisbona mette di fronte due filosofie calcistiche agli antipodi. Da una parte i celebrati campioni dell’Internazionale, capaci di elevare ad arte il catenaccio voluto e perfezionato dal mago Herrera, dall’altra il calcio arrembante dei biancoverdi allenati da Jock Stein.

La partita non tarda a confermare quel che tutti pensavano. Un rigore trasformato da Sandro Mazzola dopo appena sette minuti dà ai campioni d’Italia tutto quello di cui avevano bisogno per riportare la coppa a Milano. Picchi dirige le operazioni davanti a Sarti e la muraglia nerazzurra sembra quasi divertirsi a frustrare gli assalti di Johnstone, Auld, Lennox e Chalmers. Le quattro punte non bastano e più e nella ripresa l’assalto diventa assedio, con difensori e centrocampisti che si aggiungono alle punte di Stein. Un intasamento che sembra favorire l’Inter ma che invece produce il risultato sperato dai biancoverdi al 63′, quando il terzino sinistro Tommy Gemmell con una sassata dal limite supera Sarti su assist del terzino destro Jim Craig. E a sei minuti dalla fine arriva addirittura il raddoppio grazie a una deviazione in mischia di Stevie Chalmers, che trova il 2-1 che regalerà l’immortalità calcistica e la notorietà internazionale agli undici ragazzi di Glasgow. Diventati in quel momento i Leoni di Lisbona. LECHAMPIONS EUROPA

Coppa dei Campioni 1966-67 / 25 maggio 1967, Lisbona, stadio Nazionale

CELTIC-INTER 2-1 (0-1)

Celtic: Simpson: Craig, Gemmell, Murdoch, McNeill, Clark: Johnstone, Wallace, Chalmers, Auld, Lennox. Allenatore: Stein
Inter: Sarti: Picchi, Burgnich, Guarneri, Fachetti, Bedin: Corso, Bicicli, Mazzola, Cappellini, Domenghini. Allenatore: Herrera

Arbitro: Kurt Tschenscher (Germania)
Reti: Gemmell 63′, Chalmers 84′; Mazzola 7′ (rig)

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